Lezione

8-4 ASCOLTARE L’EDIFICIO. Il restauro del Grattacielo Pirelli a Milano

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A cura di Pasquale Mei

Relatore: Giovanni Multari | corvino + multari

Giovedì 8 Aprile 2021
h. 18:00


Per 50 anni la modernità figurativa e tecnologica del Palazzo Pirelli ha rappresentato l'icona principale della Milano del Novecento per chiunque arrivasse alla Stazione Centrale affacciandosi su un paesaggio di edifici alti e civili. Via Vittor Pisani, la grande strada che collega Piazza Duca d'Aosta a Piazza della Repubblica, è una sintesi simbolica del ruolo del Palazzo, esaltandone la forma e la prospettiva. Questa condizione è, nel nostro tempo, il significato profondo di modernità assegnato alle architetture del Novecento. Modernità non come valore in sé, meramente ancorato al progresso tecnologico e disposto a tagliare i ponti con la tradizione ma, al contrario, come modulazione di un linguaggio collettivo in uno specifico contesto storico e geografico. Restaurare il Palazzo Pirelli è recuperare il senso di libera espressione di una semplicità figurativa, ma allo stesso tempo il senso di "continuità" tra la nuova architettura e il contesto, come proposto da Rogers. Si può quindi affermare che la metafora di Ponti dell'architettura come cristallo, ha permesso di recuperare il carattere di un'architettura figurativa che è stata una grande condizione operativa in termini di restauro dell'edificio. Il riconoscimento dei suoi valori, da quelli costruttivi a quelli simbolici, la conservazione programmata e il restauro di un edificio contemporaneo, il recupero delle interrelazioni tra l'architettura e la città come suo paesaggio: questi sono i temi centrali della ricerca e del progetto di restauro.

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