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Hermann Czech - Starting from the existent 

21.5 - 28.7.2025

Curatore/i: Hermann Czech, Eva Kuss, Angelo Lunati, Gennaro Postiglione con Emilio Ellena

Ogni decisione necessita di una riflessione” e, “se documentata, si potrebbe parlare di una forma di narrazione. E alla narrazione serve creatività̀, e alla creatività̀ servono curiosità̀ e passione

Hermann Czech

Hermann Czech. Starting from the existent presenta per la prima volta in Italia la traiettoria professionale ed intellettuale dell’acclamato architetto austriaco, voce critica significativa del panorama architettonico contemporaneo. I progetti e le realizzazioni selezionati per la mostra coprono un arco temporale rilevante, dagli anni ‘60 ad oggi, ed includono visioni urbane, edifici residenziali, allestimenti e piccoli interventi di trasformazione sull’esistente.

Disegni, fotografie, modelli ed una serie significativa di elementi originali di arredo sono presentati lungo una sequenza di stanze che individuano temi progettuali relativi alle diverse scale della trasformazione della città. Una serie di documenti originali testimoniano la rilevante attività intellettuale di Czech, presentando in maniera significativa il legame tra il suo pensiero critico e la cultura architettonica viennese.

La mostra è completata da un saggio fotografico di Stefano Graziani che indaga lo spazio di lavoro dello studio di Czech a Vienna.

La mostra “Hermann Czech. Starting from the existent” raccoglie progetti elaborati lungo la sua intera carriera, con l’ambizione di presentare al pubblico italiano una traiettoria professionale ed intellettuale unica, con possibili assonanze con alcune analoghe esperienze milanesi. In questo momento di stagnazione, ove solo gli aspetti legati al facile consumo di un’immagine sembrano essere rilevanti, la sua intelligenza critica ed il suo ostinato sentimento di attrazione per l’esistente, nei progetti radicali così come nelle più piccole trasformazioni, sono più che mai illuminanti.

Esistono pochi architetti la cui opera è così inestricabilmente legata – e quindi straordinariamente comprensibile – alla città in cui hanno operato. Le opere costruite di Hermann Czech, così come il suo lavoro teorico, risuonano in maniera complessa con la cultura urbana viennese: con la città fisica, quella barocca e quella moderna, e con le idee rivoluzionarie degli architetti che ne hanno definito in maniera così distintiva il carattere, come Otto Wagner, Adolf Loos e Josef Frank.

Per Czech non esiste architettura senza una relazione con il luogo reale, con le contingenze inaspettatamente proficue o le circostanze inevitabilmente avverse, con l’esistente. Allo stesso tempo, per Czech non esiste architettura senza la costruzione di un pensiero, senza la produzione di una conoscenza che rielabori in termini radicalmente nuovi riflessioni già emerse in quel contesto, in una concezione relazionale e critica di continuità del pensiero e dell’azione.

Per lui, esattamente come i suoi precursori illustri, costruire ed elaborare un pensiero sono facce del medesimo atto di trasformazione della realtà, una trasformazione “culturalmente sostenibile”. L’azione di Czech è rivolta quindi alla comprensione della complessità della città ed alla sua modificazione all’interno della società, in un determinato momento della storia: da qui l’architettura può costruire continuamente il suo significato, la sua qualità ambientale.

BIOGRAFIA

Nato a Vienna nel 1936, Hermann Czech ha studiato architettura presso la Technische Hochschule e all’Accademia di Belle Arti di Vienna sotto la guida di Ernst A. Plischke. Nel 1958 e 1959 ha frequentato i seminari di Konrad Wachsmann presso la Salzburg Summer Academy. Ha iniziato a lavorare a progetti architettonici nel 1960 e, dal 1963 al 1967, ha scritto critiche di architettura per Die Furche. A partire dagli anni ’70 ha realizzato progetti su diverse scale. Nel 1978 sono stati pubblicati i suoi primi scritti con il titolo Zur Abwechslung (nuova edizione ampliata nel 1996); nel 2021 è uscito Ungefähre Hauptrichtung — Schriften und Gespräche zur Architektur (entrambi editi da Löcker Verlag). Hermann Czech ha insegnato come professore ospite in diverse università nazionali e internazionali, tra cui la Harvard University di Cambridge (Massachusetts), l’ETH di Zurigo, la TU Wien e l’Accademia di Belle Arti di Vienna. Ha ricevuto premi e riconoscimenti per la sua attività architettonica. Ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia nel 1980, 1991, 2000, 2012 e, più recentemente, nel 2023 insieme al collettivo AKT.
Hermann Czech vive e lavora a Vienna.